
Un po’ di Ruanda a Vittorio Veneto: intervista a Yvonne Uwase, una ragazza ruandese adottata dall’Italia
Due etnie. Cento giorni. Un milione di persone.
È una sintesi cruda, asettica, spietata. È il Ruanda, 25 anni fa.
Due etnie. Cento giorni. Un milione di persone.
È una sintesi cruda, asettica, spietata. È il Ruanda, 25 anni fa.
Norvegia. Domenica sette agosto. Ottavo giorno di viaggio.
Ormai erano quasi le 19.00. Io ero furiosa. Mi succede sempre quando qualcosa non va come avevo programmato o come speravo che andasse.
È il 1900 e qualcosa. A spanne potrebbe essere il 1985. Un giovane greco saluta la sua famiglia, i suoi amici e Sivas, il minuscolo paesino a Sud di Creta, a 10 minuti di distanza dalla più famosa Matala, dove è nato e cresciuto. È pronto a partire per inseguire il suo sogno.
Del periodo trascorso in Nuova Zelanda, lei, Sarah Pettus, è uno dei ricordi più forti e piacevoli che io e mio marito conserviamo.